mercoledì 4 giugno 2008

“Into The Wild”


Con lunedì scorso si è concluso un lungo weekend, trascorso in maniera movimentata ed intensa con i miei. Per non patire troppo la loro partenza, ho pensato di organizzare una serata di distrazione, magari con la visione di un film sfuggito in questi ultimi mesi.

Ho pensato a “Into The Wild”, (scritto e diretto da Sean Penn, USA 2007), suggeritomi dalla locandina della passata rassegna cinematografica sull’ambiente.
Noleggiato il DVD, io e Irish P. ci siamo accomodati per la visione di questo film di lunga durata (148’). Effettivamente il film è molto coinvolgente, commovente, e lascia il fiato sospeso fino all’ultimo.

Il film è tratto dal best-seller di Jon Krakauer ed è la vera storia di un ragazzo ventenne che, stanco della vita paradossale nella propria famiglia e in una società dove successo, carriera, consumismo e ricchezza sono parole d’ordine, lascia gli studi, i suoi risparmi e la sicurezza di una comune esistenza cercando il vero senso della vita. Decide di recarsi in Alaska, un posto lontano e incontaminato per vivere a contatto con la natura, “nelle terre selvagge”.
La pellicola ripercorre tutti i momenti della sua vita passata e le difficili scelte per arrivare a quest’ultima meta. Vivere senza un dollaro, guadagnando con lavori umili quello che basta per procurarsi il cibo e l’attrezzatura, muovendosi a piedi o con l’autostop o da clandestino, rischiando sulla propria pelle, è questo che Christopher McCandless (Emile Hirsch), sotto le mentite spoglie di Alexander Supertramp, fa per ritrovare la sua libertà. Conosce molte persone che gli danno tanto e alla fine sono proprio queste che nella solitudine e nelle difficoltà di una vita estrema gli fanno capire che la vera felicità è quando questa è condivisa con qualcuno.

Ma il messaggio, oltre all’essere rivolto all’aspetto umano, riferisce anche dell’assurdità di un’esistenza lontana dai veri valori, della corsa al denaro che li offusca, della natura di cui vogliamo a tutti i costi impossessarci senza conoscerla a fondo, senza comprenderla, senza vivere il rapporto con essa in perfetta simbiosi. Così è la natura che ci dà la vita ma è anche lei che ce la toglie e l’essere umano, in questo sistema, torna ad essere solo una specie vivente nelle sue mani e nelle mani di chi l’ha creata.

Davvero eccezionale: paesaggi mozzafiato, ottime interpretazioni e una colonna sonora che non si dimentica! Il più bel film che ho visto nel suo genere!

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